Hubad (o Hubud) – difesa personale

Hubad e i flow a mano nuda.

Imparare a incrociare le braccia nella Difesa Personale

 

In questo video vedrai come allenare le meccaniche di incrocio quando ti trovi all’interno delle braccia dell’avversario.

 

Prerequisito

Prima di guardare questo video assicurati di aver già visto il video sul Sinawali 6.

Se desideri vederlo clicca qui!

 

Gli esercizi di Hubad (a volte scritto anche Hubud) sono esercizi ciclici che servono per sviluppare al massimo le abilità motorie.

Questi esercizi chiamati in gergo flow o Drill (cicli fluidi di tecniche) non sono pensati per allenare una singola applicazione ma per migliorare le motricità chiave.

 

Hubad (o Hubud)

Hubad in filippino significa nudo e sta proprio a significare che l’esercizio è spogliato dalla sua applicazione.

Ciò che rimane è il corpo o la parte principale dell’esercizio.

 

A livello avanzato le tecniche vanno sempre viste come un accessorio che si installa su una motricità.

Solo negli esercizi per principianti e intermedi gli esercizi coincidono con le applicazione mente per un avanzato l’allenamento si concentra di più sulle motricità, sulle abilità strutturali e sugli elementi didattici di bio-meccanica.

 

Qualche parola in più sulla didattica e le abilità motorie.

Nella mia scuola ci siamo specializzati sulla didattica.

Nello specifico, il nostro corso in palestra e il primo e unico in Italia che si concentra con metodo scientifico sugli elementi di bio-meccanica di cui è composta ogni singola tecnica.

In questo modo i miei allievi riescono a isolare le componenti motorie imparando a riconoscere le motricità delle migliori tecniche di difesa personale.

Il risultato finale è che l’abilità appresa supera i limiti della singola applicazione per adattarsi dinamicamente alla realtà.

Il processo di apprendimento non è fatto con il solito sistema copia e incolla: vedo una tecnica, la imito in allenamento e spero che nella realtà mi capiti una situazione identica.

L’approccio per noi è molto più scientifico.

Come nella matematica non imparo a memoria gli esempi ma comprendo e studio i teoremi in modo che l’abilità possa adattarsi alle molteplici ed imprevedibili sfaccettature del mondo reale.

 

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Enrico Luciolli

Enrico Luciolli

2 Comments

  1. Molto interessante per me che studio wing chun alcuni riferimenti relativi al tan sao e bong sao ed al fatto che a prescindere dalle discipline il corpo deve comunque muoversi sempre seguendo dei principi ad esso naturali e quindi tutte le discpline prima o poi tendono a convergere nel cosidetto “cono universale”, termine da me coniato personalmente e che vuole intendere il fatto appunto che in tutto il mondo le arti marziali convergano nei principi base in virtù del fatto che il corpo umano è sempre quello e non può sottrarsi alle proprie biodinamiche.

  2. Sì infatti, le cose che funzionano sono simili in tutte le arti marziali e le differenze sono solo negli occhi dei principianti che non riescono a cogliere lo schema e le motricità.

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