Le bugie sul coltello nella difesa personale
Il coltello è un arma pericolosissima e per un principiante è praticamente impossibile difendersi se chi ci attacca ha più di 2 minuti di esperienza.
Nonostante ciò in molte palestre vengono insegnate a persone senza nessuna esperienza delle presunte tecniche di difesa personale illudendole che queste possano funzionare nel momento del bisogno.
In questo video ti aiuterò a chiarirti le idee sulla reale pericolosità del coltello nella Difesa Personale…
…ma prima lascia che ti racconti un paio di cose che ti diano il quadro generale.
Se c’è un argomento che nella difesa personale è stato manipolato e distorto più di altri, questo è la difesa da coltello.
Ritengo che oggi meno del 3% dei video tecnici sul coltello che si vedono su You Tube o su Facebook dicano la verità o possano davvero funzionare nel mondo reale.
La ragione di questa farsa va cercata nelle bugie che gli insegnanti dei corsi “impara a difenderti in poche lezioni” devono continuamente raccontare per vendere i loro corsi.
Come probabilmente già saprai: la paura è forse una delle cose che funziona di più nel marketing e il coltelo è un arma che alle persone fa molta paura.
Gli insegnanti di difesa personale non ci hanno messo molto a capire che vendere la sicurezza di sapersi difendere dal coltello ha un grandissimo potenziale economico.
C’è un problema però:
Insegnare a un principiante delle tecniche che funzionino è impossibile.
Sarebbe come cercare di far vincere una gara del Moto Mondiale a una persona che non è mai nemmeno salita su una bicicletta.
Come fare allora?
Semplice, basta creare delle situazioni finte e molto facili da risolvere.
Non importa che queste conoscenze possano funzionare anche nel mondo reale perché il loro scopo non è quello.
L’importante è che sembrino verosimili agli occhi della persona inesperta dato che il vero scopo non è renderla in grado di difendersi ma è vendere
l’illusione della sicurezza.
Ecco com’è nato il danno!
…e di li a poco questa cosa avrebbe preso proporzioni enormi.
15 anni fa sono cominciati i corsi truffa di difesa personale con la gente che non comprava preparazione ma un favola di sicurezza.
Il business funzionava ma gli insegnanti più furbi hanno capito subito che i veri soldi non si fanno vendendo ai 4 gatti che abbiano vicino alla palestra…
…i veri soldi si fanno vendendo corsi agli aspiranti istruttori.
Infatti questi corsi essendo Business to Business sono in genere molto più cari dei normali corsi in palestre per di più possono essere venduti anche a persone provenienti da altre città.
Il problema però, è che per formare un buon istruttore ci vuole tanto tempo…
…e quante persone potrebbero essere interessato a intraprendere un percorso che per i prossimi 10 anni le porterà tutti i fine settimana in un altra città a studiare?
Te lo dico io: quasi nessuna!
La domanda che questi insegnanti si sono posti è quindi:
come fare per rendere allettanti i corsi istruttori?
Semplice!
Vendendo il corso istruttori allo stesso target di persone che comprano il corso allievi ma facendole diventare istruttori in poche lezioni.
Ovviamente di solito questi corsi costano tantissimo in proporzione a quello che offrono ma con la scusa del diploma da istruttore la gente è disposta a pagare 100 volte di più rispetto al vero valore del corso.
Lo scopo per far soldi, quindi, non è formare dei bravi insegnanti ma solo insegnare a queste persone a vendere le 4 tecniche del cavolo che servono per rifilare sicurezza a altre persone che non ne capiscono niente.
Come potrai ben capire per fare una cosa del genere non servono più 10 anni studio…
..per vendere quattro tecniche bacate basta un fine settimana.
Ecco quindi nato il business milionario dei corsi istruttori da un fine settimana o due.
Il problema è che questa non cultura dopo 15 anni ha lasciato dei segni indelebili…
…e non c’è da stupirsi se oggi il livello tecnico medio nella difesa personale fa pena.
Come potrebbe essere diversamente se la maggior parte delle persone è diventata istruttore a colpi di corsi da un fine settimana (e forse qualche stage) ???
Tutto il mondo della difesa personale è rimasto impoverito da una politica così scelleratamente attaccata al denaro.
Oggi il sistema si è allontanato così tanto dal punto di partenza che sono perfino convinto che tanti istruttori dicano bugie in buona fede.
Sono stati ingannati loro quando hanno comprato il corso istruttorie da loro l’inganno è passato nelle mani dei loro allievi.
Non voglio far parte di questo meccanismo!
Quando tanti anni fa ho capito che quelle tecniche non avrebbero mai potuto funzionare e ho iniziato a studiare in giro per il mondo con dei veri maestri (e non con dei business man che si arricchivano alle mie spalle) ho scoperto l’inganno e le truffe che ci sono nel mondo della difesa personale.
Ho deciso quindi, di impegnarmi per riportare un po’ di vera cultura in questo settore provando a comunicare a quante più persone possibili la verità.
Con questo spirito è nato il blog Guerriero Efficace e con lo stesso spirito il video che ti mostro oggi sul coltello.
P.S. se leggi l’articolo troverai comunque il video verso la fine all’interno della pagina.
Aggiungo qui una piccola precisazione che nel video non viene chiarita:
lo studio dei disarmi può avere un importante valore didattico e anche nella nostra scuola vengono insegnati.
I disarmi intesi come esercizio sono molto utili per aumentare le abilità del praticante ma ovviamente non bisogna mai per strada confondere gli esercizi con la realtà del coltello nella difesa personale.
Per fare un esempio è come allenarsi nella corsa indossando una giacca zavorrata… in allenamento può essere utile per aumentare forza e resistenza ma indossarla in una gara è una pessima strategia.
Gentilissimo maestro Luciolli, apprezzo come sempre la sua onestà nonché la sua capacità didattica nel profondere i suoi preziosi consigli. Desideravo però a questo punto chiederle, che reali possibilità esistono di difendersi da un combattente esperto(quindi molto allenato), nella scherma di coltello? Francamente(ed è una mia opinione) credo nessuna. Mi interessa tantissimo la sua opinione. Ringraziandola anticipatamente per la sua cortese attenzione le porgo i miei più distinti saluti. Mario!
Buonasera, gentilissimo maestro Luciolli, mi perdoni ma a costo di sembrarle particolarmente lamentevole, è mio intendimento esprimerle il mio più sentito rammarico, in merito alla sua mancata risposta al mio quesito. Veda probabilmente ella avrà ritenuto inutile o addirittura provocatoria la mia domanda, ma al contrario essa voleva essere un “tentativo” (è il caso di dirlo), per disquisire in maniera assolutamente tecnica, su un argomento a mio sommesso avviso non esplorato mai in maniera del tutto esaudiente.Visto che ella non ha inteso rispondermi, devo dedurre che la mia domanda l’ha in qualche modo infastidita e se è così le chiedo scusa, poiché non era assolutamente il mio obiettivo(ci mancherebbe). Maestro pratico arti marziali da circa 28 anni e per l’esattezza yoseikan budo e shorinji kempo, ho esperienze accumulate di sparring e randori, con persone di un certo calibro e ho imparato che parare un pugno di un praticante medio non è la stessa cosa che farlo con un consumato agonista da ring o tatami, ergo ritengo che con il coltello non si possa fare eccezione, ella non la pensa così? A me sta bene tutto quello che avrei desiderato era null’altro che una risposta, che mi dicesse: caro Mario lei non ha capito come stanno le cose, perché in realtà stanno così, oppure guardi Mario lei ha ragione, però mica posso prevenire tutto o immaginare che per strada mi aggredisca Ron Saturno o Fred Mastro anziché un dogbrothers. Desideravo solamente questo. Comunque nel porgerle i miei più distinti saluti mi scuso sia per il lungo post, sia per eventuali fastidi arrecati alla sua persona. Mario
porta pazienza ogni tanto mi perdo qualche commento perché mediamente tra canale YouTube, guerriero efficace, qui, facebook e le mail ricevo più di 200 messaggi tutti i giorni. Combattere di coltello con qualcuno esperto è davvero difficile se non addirittura impossibile. L’ideale è approntare una strategia vincente magari scegliendo un arma diversa e con una gittata maggiore. Qui anche se un po’ scherzando propongo la padella https://difesapersonaleefficace.it/coltello-vs-padella/ oppure bisognerebbe pensare a un arma da lancio https://difesapersonaleefficace.it/le-3-migliori-tecniche-usare-un-sasso-nella-difesa-personale/
La ringrazio per la risposta, era proprio quello che desideravo in termini di parere professionale. A tal proposito desideravo chiederle, come mai non si addestra la scherma di coltello in alcuni corsi? A mio modesto avviso allenarsi al combattimento con il coltello stile dogbrothers(magari un po più leggero) sarebbe un modo superbo di cominciare a capire davvero, le modalità del confronto armato, lei che ne pensa? Grazie e distinti saluti!
Mario.
sono d’accordo infatti ai miei allievi avanzati faccio fare combattimento non solo a mano nuda ma anche con le varie armi
Benissimo, loro si che hanno un valido istruttore. Peccato non poterci incontrare essendo io di Messina, ma le assicuro che se mi trovassi a passare dalle sue parti, uno scambio professionale non me lo perderei.Penso in tutta onestà che lei sia una persona preparata nel suo mestiere, solo che chi ha la fortuna di conoscerla deve anche saperla sfruttare fino in fondo. Un saluto e grazie di cuore.
Mario!